La prima degustazione che ho seguito domenica 19 febbraio a Vini Naturali a Roma è stata quella guidata da Giampiero Bea, che ci ha voluto provare come il tannino riesca a risultare non troppo aggressivo anche in Sagrantino giovani, purchè le uve siano state raccolte mature. A riprova di questa teoria ha portato ad assaggiare quattro diverse annate, di cui una soltanto già in commercio, il 2005, un vino ricco e deciso, con morbidezze bilanciate dall’essenzialità delle note olfattive e gustative. Io sono rimasta stregata dalla seconda annata più vecchia, il 2007, con un naso sicuramente non adatto a tutti, guizzante e a tratti irriverente, però capace di richiamare più volte all’olfatto e di fare tornare di conseguenza all’assaggio. Il 2009 inizia a lasciare intravedere il Sagrantino che diventerà, mentre il 2011, è ancora praticamente mosto, in cui tuttavia il tannino riesce a non essere completamente sgraziato, come era nella volontà di Giampiero dimostrarci.