Qualche settimana fa ho conosciuto qui a Roma Domenico Caragnano, dell’Azienda Pantun, una piccola realtà in provincia di Taranto che produce Primitivo da coltivazione ad alberello. Si tratta, ovviamente, di un vino naturale, ma ciò che mi ha spinto a chiedere a Domenico una piccola intervista video è la filosofia alla base del suo vino. Tutti i terreni sono di proprietà e l’azienda non ha lavoratori dipendenti: sono gli stessi amici che si fanno ospitare per periodi più o meno lunghi e aiutano in vigna e in cantina. La mia indole sognatrice è stata solleticata da questo modo di vivere finalizzato a una produzione naturale e sana, dove lo scopo ultimo non è arricchirsi, ma realizzare un vino che porti all’unione conviviale non soltanto al momento di stapparlo, ma ben prima, quando è ancora compresso in potenza nell’angusto spazio di un acino d’uva. Chi di voi non è ancora mai entrato in contatto con l’idea di decrescita felice teorizzata da Serge Latouche, partendo da questo post potrebbe iniziare a capire perchè sia così affascinante. Seguite poi con attenzione la parte finale dell’intervista: L’Azienda Pantun non ha una certificazione esterna, ma preferisce autocertificarsi. Certo è che Domenico ha una posizione ben precisa sull’importanza che potrebbe avere elencare per legge in etichetta tutti gli elementi che sono stati utilizzati in fase di vinificazione.
28/11/2011
10 dicembre 2011 at 10:57
Grande dritta questo produttore, cercherò di assaggiare i suoi vini al più presto.
Thanks Giulia!